Avigliano Umbro
La Foresta fossileInglobati dalle argille, i tronchi hanno subito un processo di fossilizzazione che gli ha consentito di mantenere pressoché inalterata la struttura lignea. Il dato più rilevante consiste tuttavia nella loro posizione, la stessa che avevano in vita, infissi nel terreno con l’apparato radicale. Le vicende geologiche che intressarono il territorio umbro nell’era del Pliocene, circa due milioni e mezzo di anni fa, vedono l’emersione dalle acque marine dell’intera penisola italiana. Nelle valli si formarono dunque enormi bacini di acque stagnanti, che si estendevano da Città di Castello fino a Spoleto e la conca ternana. Questa enorme massa d’acqua formava il lago Tiberino. La foresta di Dunarobba, presumibilmente a ridosso del lago, fu interessata da consistenti fenomeni alluvionali. Questo comportò, nel corso del tempo, un progressivo deposito di sedimenti, che iniziò ad interrare dapprima la base dei tronchi, fino al totale seppellimento. Ricoperti sotto uno strato di fango argilloso di dieci metri, gli alberi morirono. Tuttavia la particolare consistenza impermeabile dell’argilla li preservò per milioni di anni dalla distruzione ad opera degli agenti atmosferici. La foresta fossile è visitabile solo con personale autorizzato. Il servizio di guida è affidato alla società Kairos. Centro di Paleontologia vegetale della Foresta fossile di Dunarobba Notizie aggiornate sulle modalità di visita e relativi orari sono disponibili ai link: www.forestafossile.it; forestafossile@kairos.tr.it |
Testimonianze preistoriche nel territorio La Grotta Bella. Alle pendici nord-orientali della catena montuosa amerina si apre un’ampia e articolata cavità naturale, chiamata “Grotta Bella”. Scavi condotti dalla Soprintendenza, negli anni 1970-72, hanno rilevato una lunga presenza umana che dall’età neolitica arriva fino all’età romana. Dopo un intervallo di quattro secoli, a partire dalla fine del VI sec. a.C. fino all’inizio del I sec. a.C. la grotta fu utilizzata a scopo cultuale, come dimostra la stipe votiva rinvenuta negli strati superiori. Fra le offerte votive più antiche prevalgono bronzetti a figura umana, maschili e femminili; bronzetti raffiguranti il Dio Marte in assalto, con scudo e lancia; bronzetti di animali, soprattutto ovini e bovini, tutti assimilabili a molti depositi votivi rinvenuti in Umbria. |